Nella via che deve con molta probabilità il suo nome al fatto che vi si trovavano tante botteghe di calighe, calzature romane aperte e con lacci, si trovano i resti di mura antiche; una parte è addirittura inglobata nella costruzione della scuola media Gaudiano. Si tratta del perimetro costruito dai primi fondatori della città; poi i Romani costruirono sulle mura più antiche delle altre più alte, in materiale diverso, il laterizio, per difendersi dalle invasioni barbariche.

Oggi possiamo vedere tutte e due gli strati di mura di Pisaurum, come si chiamava Pesaro in latino, e grazie alla loro resistenza possiamo immaginare che la città fosse completamente circondata da mura, costruite con grossi blocchi di pietra arenaria (quella un po’ gialla che si sgretola quando la tocchiamo e di cui Pesaro è piena); agli angoli della lunga cinta di mura c’erano quattro torri e ad ogni lato del quadrato una porta di accesso. 

In una delle tappe successive vedremo come era organizzata la pianta della città.

Una immagine delle mura e delle torri possiamo andarla a vedere nel coro della chiesa di Sant’Agostino (in fondo al corso), nelle tarsie in legno dietro all’altare.